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    Negli ambienti sterili il controllo della contaminazione batterica è fondamentale. QSGroup (https://qsgroup.it/) presenta BIOTRAK, il contatore di particelle a 28.3
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Mercoledì, 20 Settembre 2023 15:31

Annex 1: indicazioni vs equipment

Norme e regolamenti sono sempre più stringenti, impegnativi ma finalmente più dettagliati. Interpretando correttamente il "dovrebbe", cosa dobbiamo fare realmente quando scegliamo le apparecchaiture di processo, le loro caratteristiche e le loro peculiarità? Vediamole come una risposta a quanto ci chiede Annex 1 e capiamo se la nostra interpretazione è quella corretta oppure no. Nell'articolo si fornirà uno sguardo alle indicazioni contenute in Annex 1 e un confronto con le apprecchiature di processo che possono aiutare alla gestione del rischio

S. Penazzi (Tecninox Srl) - Ascca News 3/2023

Tanto attesa e tanto sofferta, è arrivato il momento di mettere in pratica le indicazioni e i consigli di Annex 1. Il prinicpio è chiaro. La produzione di prodotti sterili è soggetta ad uno specifico requisito: minimizzare il rischio di contaminazione, sia essa microbiologica, particellare o da endotossine o pirogeni. Quindi facility, equipment e processi dovrebbero essere disegnati e pensati in modo da soddisfare questo principale requisito.
E' suggerito l'aiuto delle tecnologie quali RABS, Isolatori, Sistemi robotici e Sistemi di Monitoraggio (alcunie delle quali sembra che ad oggi siano ancora poco conosciute o applicate non perfettamente), e si raccomanda anche di applicare sempre un metodo e un approccio statistico utile all'individuazione di potenziali rischi di contaminazione: il QRM - Quality Risk Management.
La conoscenza, l'eperienza del processo e degli equipment sono fondamentali per la gestione sia del QRM che della CCS e diventa così fondamentale capire quali sono le misure ma soprattutto quali sono gli strumenti che possono mitiare i rischi di contaminazione e aiutare la qualità della produzione sterile.
I prinicipali strumenti di cui si può disporre sono gli equipment stessi e le loro caratteristiche.  

 

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Pubblicato in Farmaceutico

Continua l'analisi della nuova versione dell'Annex 1 - la sezione Eu GMPs che regolamenta la fabbricazione di prodotti sterili - ancora in forma di bozza. Considerando che molti dei contenuti saranno confermati nella versione finale e che si tratta della prima revisione completa dell'Annex 1, il presente articolo tecnico ha la scopo di approfondire alcuni contenuti della bozza, andando a valutare possibili approcci, alcuni dei quali già applicati e in uso, che consentono di far fronte ai nuovi requisiti che la bozza prescrive

M. Alberio (Pharmaprocess Srl) -  Ascca News 4/2021

Un concetto di particolare rilevanza e presente in diversi capitoli all’interno della bozza è legato alla continuità del grado A (EU GMP) all’interno del core sterile ed in particolare nelle aree dove il
prodotto e il packaging primario sono esposti (aree definite altresì come “critical zone”). Sempre in un’ottica di riduzione dell’interazione tra prodotto ed operatore, all’interno della bozza, è esplicitato e raccomandato l’utilizzo di RABS e isolatori. Un altro importante capitolo all’interno della bozza è dedicato alla liofilizzazione, esplicitando chiare indicazioni in riferimento alle modalità di gestione del processo.
L’implicazione dei contenuti della bozza sulla struttura produttiva di stabilimenti esistenti è decisamente impattante; pertanto, è necessaria una valutazione del contesto e della applicabilità di possibili soluzioni.

 

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Pubblicato in Normative

Nella Draft Version 12 dell’Annex 1, i riferimenti a RABS, Isolatori e a tutto ciò che contorna questa tipologia di equipment sono diversi e ben specificati. Il che consente di spezzare una lancia a favore della Barrier Technology e del suo ruolo per il rispetto proprio di quanto richiesto nel documento Annex 1. Le definizioni in esso contenute (riportate nel testo in corsivo fra parentesi quadra) aiuteranno a fornire una sua analisi critica 

S. Penazzi (Comecer Spa) -  Ascca News 3/2021

Dopo la prima emissione nel lontano 1971 e la prima pubblicazione nel successivo 1989, l’Annex 1 ha subito molteplici rivisitazioni e revisioni rincorrendo l’evolversi dei requisiti regolatori, delle necessità di processo e naturalmente dell’avanzamento tecnologico. L’ultima importante revisione è partita nel 2014, è tutt’ora in corso ed al momento non è ancora chiaro quando avverrà l’emissione ufficiale (va anche detto che l’arrivo della Brexit ha dilatando ulteriormente i tempi di raccolta e discussione dei commenti).
Ragionando sul Draft Version 12 (2020) diversi sono stati i contenuti rivisti, migliorati e resi più precisi ed adeguati alle nuove tecnologie e alla loro naturale evoluzione. In primis il richiamo e l’introduzione dei concetti di QRM – Quality Risk Management (principio che permette di implementare la conoscenza del processo e del prodotto sulla base della comprensione e della gestione dei rischi) e di CCS – Contamination Control Strategy (requisito specifico e fondamentale per definire l’approccio alla produzione e la mitigazione del rischio), nonché i riferimenti a nuove tecnologie (quali ad esempio Single Use, Simulazione del processo asettico, sterilizzazione a vapore umido, test di sterilità e RABS/Isolatori).

 

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Pubblicato in Normative

L'utilizzo di sistemi VPHP integrati offre un processo sporicida versatile e automatico per camere bianche, isolatori, RABS, camere di trasferimento e pass-box. Nell'articolo verranno analizzati i criteri di progettazione nonché i fattori chiavi per ottenere un ciclo efficace

J. Klostermyer - B. Aze - A. Garcia - D. Eddington (Steris) -  Ascca News 3/2019

Il primo generatore di perossido di idrogeno in fase vapore (VPHP) portatile sviluppato all'inizio degli anni '90 fu progettato per decontaminare in condizioni NON-condensanti ed in modo efficace piccoli ambienti confinati, gestendone al contempo la pressione. Oggi, questi generatori, che generalmente utilizzano un modello di flusso d'aria a circuito chiuso, sono utilizzati prevalentemente negli isolatori, in piccoli ambienti e nei passa-materiali.
Se da una parte gli utilizzatori lavoravano per migliorare l'automazione dei processi, aumentare le dimensioni delle camere bianche, ridurre i tempi di ciclo e di standardizzare l'acquisizione dei dati, dall'altra venivano sviluppati generatori VPHP integrabili nei sistemi HVAC e controllati/monitorati dal sistema di gestione degli edifici (BMS).
Tecnicamente i generatori integrati sono progettati per vaporizzare velocemente il perossido di idrogeno in modo accurato e affidabile e per distribuire quantità predefenite di VPHP in una zona circostritta. A differenza dei generatori di VPHP portatili, le unità integrate funzionano con una serie di componenti esterni all'area soggetta a decontaminazione che forniscono, distribuiscono ed eliminano il VPHP dalla zona confinata.Il completto di questi componenti, è definito un sistema VPHP integrato.

 
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Pubblicato in Farmaceutico
Domenica, 30 Settembre 2012 09:15

RABS: protezione rigida dell'Aseptic Core

L'utilizzo dei RABS nelle operazioni di riempimento dei prodotti iniettabili consente di separare in maniera più efficace l'operatore dal prodotto. Partendo dalle varie tipologie di RABS verranno mostrati i motivi che spingono a scegliere questo sistema nonché gli aspetti operativi legati ai RABS stessi

V. Tarantino (Kedrion Biopharma) - Ascca News 3/2012

Quando ci si chiede quale sia la maggiore fonte di rischio di contaminazione dei prodotti sterili, la risposta a questa domanda è sempre rappresentata dal personale Sin dai primordi delle prime clean room gli sforzi ingegneristici furono diretti verso il ritrovamento di soluzioni che potessero mitigare il quasi inevitabile impatto dell’indispensabile intervento umano. La soluzione trovata fu quella della segregazione. Inizialmente nelle prime “Open Clean Room” fu solo puramente aerodinamica poi negli anni sempre più fisica fino all’ermeticità degli Isolatori. La probabilità di ritrovare una unità non sterile in un lotto di produzione diminuisce progressivamente con l’aumento del livello di separazione tra operatore e prodotto. Nelle “Open Clean Room” l’operatore ed il prodotto condividono lo stesso ambiente, il flusso unidirezionale e le sue ideali linee di flusso rappresentano la sola separazione tra operatore e prodotto, pertanto ogni “perturbazione” a questa condizione ideale rappresenta un fattore di rischio per la sterilità del prodotto.

 

Per avere maggiori informazioni sull'articolo inviare un'e-mail

 

Pubblicato in Farmaceutico
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Le interviste di ASCCA news

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