Ottimi contro le contaminazioni fungine, i prodotti disinfettanti contenenti QAC e Biguanide hanno sovente il grande difetto di lasciare residui sulle superfici non soltanto dopo la disinfezione ma – seppure in concentrazioni inferiori – anche dopo risciacquo. Come è noto, la presenza di residui di disinfettanti può impattare in maniera negativa sul campionamento superficiale laddove le piastre a contatto TSA+LTH, in caso di concentrazione bassa di residui, possono generare risultati falsi-negativi, poiché tali residui non vengono inattivati dai 4 neutralizzanti presenti (Lecitina, Istidina, tiosolfato e tween 80) e possono così inibire la crescita dei microrganismi
R. Muller - U. Eikmanns (PharmaMedia Dr. Muller GmbH) - Ascca News 2/2022
Al fine di contrastare efficacemente uno spettro quanto più ampio possibile di potenziali contaminanti microbici, nell’industria farmaceutica è prassi utilizzare più di un tipo di agenti disinfettanti nelle aree classificate. Tra i composti maggiormente utilizzati nelle aree sanitarie e farmaceutiche, si annoverano i QAC (Quaternary Ammonium Compounds). La gamma di prodotti disinfettanti a base di ammonio quaternario disponibile è molto ampia, così come possono essere molto differenti le concentrazioni di attivo contenute nei diversi prodotti. In generale, i QAC svolgono efficace azione fungicida se utilizzati a concentrazioni più elevate di quelle necessarie per contrastare forme vegetative batteriche. Alcuni prodotti disinfettanti a base di QAC sono stati formulati allo scopo di contrastare ed abbattere efficacemente contaminazioni fungine eventualmente presenti in aree classificate.
Nelle aree farmaceutiche e sanitarie, prodotti ammonici e Biguanidi vengono usati poiché forniscono, anche a basse concentrazioni, una buona inattivazione di molti microrganismi, incluse specie di isolati ambientali.
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